Natale nel mondo: 8 tradizioni per avere il massimo dalle festività

Conoscere le tradizioni del Natale nel mondo può aiutarti ad ottenere il massimo per il tuo locale, durante tutto il periodo natalizio.

Per fare in modo che le festività invernali non si riducano ai soli cenoni e pranzi di Natale e Capodanno, puoi offrire degli appuntamenti a tema in cui scoprire le tradizioni di altre culture.

Se ben comunicati e organizzati, questi eventi ti aiuteranno ad ottenere il massimo dal periodo natalizio e i tuoi clienti ne saranno affascinati.

Natale nel mondo

Sono spesso i rituali del Natale che danno un significato particolare alla stagione invernale. Il cibo, gli addobbi, le luci, i regali e tutta l’atmosfera che avvolge questo periodo magico dell’anno. Per un ristorante si tratta indubbiamente di giorni di preparazione, in attesa degli eventi più importanti dell’anno: Natale e Capodanno.

Tuttavia, se desideriamo massimizzare il periodo delle festività invernali possiamo organizzare degli eventi a tema, con lo scopo di far conoscere le tradizioni del Natale nel mondo.

1. Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day)

Quest’anno, il Giorno del Ringraziamento è stato festeggiato dagli statunitensi il 24 novembre.

Nato come un giorno di riconoscenza e festa del raccolto, oggi si festeggia tradizionalmente a tavola con la famiglia o gli amici, con un menu che vede come protagonista il tacchino arrosto, nonché la torta di zucca.

Le decorazioni per una tavola del Ringraziamento hanno uno spirito autunnale, dunque meglio puntare sui colori della terra. Possiamo integrare fiori, bacche, zucche e cavoli ornamentali, e molte candele.

2. Inizio dell’Avvento

In tanti considerano l’inizio delle festività natalizie in concomitanza con il primo giorno dell’Avvento. Secondo la tradizione Cristiana, l’Avvento è il periodo che precede il Natale e dura circa 4 settimane.

La data di inizio dell’Avvento non è uguale per le chiese occidentali e orientali. Per cui, secondo il calendario della Chiesa Cattolica quest’anno la prima domenica d’Avvento è stata il 27 novembre.

Per quanto riguarda la ristorazione, questa data è importante per avere un riferimento per iniziare ad addobbare il vostro locale.

3. Mercatino di Natale

Un modo originale, quanto pittoresco, per coinvolgere i vostri clienti in occasioni sociali, ma anche in opportunità di shopping.

I mercatini di natale hanno avuto origine nell’Europa di lingua tedesca nel tardo Medioevo e aprono i battenti tradizionalmente all’inizio dell’Avvento. In questi mercatini si trovano soprattutto prodotti artigianali, sia alimenti che oggetti, ideali per fare dei regali originali e in perfetta sintonia con il Natale.

Nel vostro locale potete organizzare degustazioni e assaggi, magari con musica dal vivo, per rendere la serata più attraente. Molti dei prodotti offerti, come prodotti tipici e vini, possono essere messi in vendita appositamente confezionati come idee regalo.

4. Il giorno di San Nicola

San Nicola, che porta i doni, è il precursore di Babbo Natale, e viene celebrato il 6 dicembre in gran parte dell’Europa occidentale. Esistono variazioni regionali, ma l’essenza comune è quella di scambiarsi doni ed essere caritatevoli. Vediamo alcuni esempi:

  • Francia. La giornata di San Nicola prevede la cottura di biscotti di pan di zenzero speziati e mannala, che sono brioche a forma di santo.
  • Germania. In alcune zone i bambini si vestono da San Nicola e raccolgono donazioni per cause caritatevoli. Sempre in Germania, non è raro trovare famiglie che si scambiano i doni in questo giorno.

5. Festa di Santa Lucia

Si celebra il 13 dicembre, ed in Svezia e Finlandia è generalmente visto come l’inizio del Natale.

Le pietanze legate alle ritualità dei questi paesi nordici sono i dolci alla cannella e allo zafferano (lussekatt o lussebulle), che possono essere accompagnati dal tè, dal caffè, ma anche da un vin brulè nostrano.

6. Natale nel mondo: l’Epifania

L’ Epifania si celebra il 6 gennaio e segna il giorno in cui i Re Magi giunsero alla culla di Cristo a Betlemme, ognuno con un dono per il bambino (oro, incenso e mirra). In Italia, tradizionalmente, l’Epifania è il giorno che segna la fine delle festività natalizie (tutte le feste si porta via).

Ma grandi e bambini sanno che tra il 5 e il 6 gennaio sui nostri cieli vola la Befana, una figura folkloristica nata in Italia e ormai diffusa in tutto il mondo. La vecchietta (con le scarpe rotte), a cavallo della sua scopa, porta i regali ai bambini.

Tradizionalmente, questo giorno è dedicato alle donazioni e alle attività caritatevoli.

7. Natale ortodosso nel mondo

Come sappiamo, quando si tratta di Natale, non tutti i paesi seguono lo stesso calendario. In particolare, Ucraina, Russia, Israele ed Egitto seguono il calendario giuliano. In questi paesi, la religione predominante è il cristianesimo ortodosso. Anche se la Grecia è quasi interamente ortodossa, la maggior parte dei greci ora festeggia il Natale il 25 dicembre.

Il calendario giuliano (Giulio Cesare, 46 a.C.), era il calendario utilizzato dalla maggior parte del mondo occidentale fino al 1582. Papa Gregorio XIII ha modificato il calendario giuliano per tenere conto della deriva rispetto all’anno solare, creando il calendario gregoriano.

Pertanto, molti cristiani ortodossi celebrano il Natale il 7 gennaio, e dunque la vigilia cade il 6 gennaio.

Secondo la tradizione ucraina, per la vigilia di Natale, l’intera famiglia si riunisce per la Santa Cena, composta di 12 piatti, nessuno dei quali contiene latte, carne o uova. La tavola è decorata con un simbolico covone di grano, e spesso sulla tovaglia ricamata c’è del fieno, riferimento alla mangiatoia di Betlemme.

8. Il capodanno ortodosso

Noto anche come il vecchio anno nuovo, cade il 14 gennaio. Un’occasione ghiotta per prolungare le festività e accogliere con un ulteriore brindisi il nuovo anno.

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