Cocktail bar: scopri come attirare più clienti nel tuo locale

Proporre tra i propri servizi anche l’offerta di cocktail può portare molti vantaggi ad un bar.

Infatti, se volete ottenere una clientela fedele e distinguervi dalla concorrenza, dovete considerare l’intera esperienza di consumo del vostro bar. Ciò implica la scelta di un locale adatto, un’accurata progettazione degli interni e della sistemazione dei tavoli, nonché la somministrazione delle giuste bevande ai vostri ospiti.

Una selezione diversificata di bevande alcoliche e analcoliche è essenziale per migliorare il menu e attirare un flusso costante di clienti. I cocktail sono tra le bevande preferite per gli incontri sociali con gli amici, quindi è importante offrire una certa gamma di opzioni.

Se siete interessati a scoprire di più sull’importanza dei cocktail bar, continuate a leggere!

Perché è importante servire dei cocktail nel proprio bar?

I cocktail sono una scelta popolare nei bar perché possono attirare i clienti e aumentare le vendite.

Quelli contenenti alcol possono risollevare l’umore delle persone e aiutarle a socializzare con facilità. Tuttavia, se si desidera una bevanda analcolica, sono disponibili numerose opzioni come succhi di frutta e bibite. Queste bevande sono disponibili in una vasta gamma di gusti e possono stimolare l’appetito. Che si preferisca un gusto amaro, dolce o aspro, c’è un cocktail ideale per tutti e adatto a qualunque circostanza.

Come organizzare dei cocktail nel proprio bar?

Prima di organizzare un’offerta che preveda dei cocktail è bene dotarsi della giusta attrezzatura e stabilire da subito quale tipologia di bevanda preparare.

Utensili da cocktail bar

Jigger. Il misurino graduato, generalmente realizzato in acciaio.

Shaker. Ne esistono di diversi tipi: Cobbler (composto da tre parti), noto anche come shaker continentale o tradizionale; Boston shaker (composto da due parti ), noto anche come l’americano; Parisienne, una via di mezzo tra i due precedenti.

Strainer. Una specie di colino utilizzato per servire il cocktail dallo shaker direttamente nel bicchiere, trattenendo il ghiaccio.

Bar spoon. Cucchiaio dal manico lungo utile per miscelare i drink.

Mixing glass. Bicchiere di vetro a tronco di cono, ideale per preparare i cocktail con la tecnica stir & strain.

Spremilime. Più pratico di un normale spremiagrumi e decisamente stiloso se desiderate fare un po’ di scena durante la preparazione.

Chiavi dosatrici. Ideali per misurare lo zucchero o altre spezie.

Colino. Perfetto per eliminare piccoli residui degli ingredienti (menta, semi, ecc.).

Muddler. E’ un pestello per frutta o erbe.

Zester. Questo strumento serve per tagliare a strisce sottili le bucce della frutta.

Store’n pour. Bottiglie dotate di un beccuccio che consente di regolare facilmente le dosi di succhi di frutta o altre bevande per i cocktail.

Blender. E’ un frullatore a bicchiere.

Oltre agli strumenti indicati è utile disporre di una macchina per ghiaccio, di un tritaghiaccio e di un secchio per il ghiaccio. Naturalmente, nel corredo non possono mancare una pinzetta per alimenti, coltelli, un tagliere, apribottiglie e cavatappi.

Bicchieri da cocktail bar

I cocktail sono anche molto scenografici e ognuno ha il suo aspetto riconoscibile ovunque venga servito. Pertanto, vi consigliamo di servire i cocktail nei tradizionali bicchieri a cui sono comunemente associati. Infatti, l’identità di un drink è direttamente correlata alla sua presentazione e la rende molto più attraente per i clienti.

Ecco le tipologie di bicchieri per cocktail più popolari:

  • Tumbler. È un bicchiere in vetro basso e largo, ideale per servire drinks in purezza e con ghiaccio.
  • Highball Glass. Bicchiere in vetro alto, ideale per servire long drink.
  • Coppa Martini. Bicchiere in vetro a forma di calice e stelo lungo, ideale per servire il Martini Dry.
  • Bicchiere Margarita. In vetro, molto simile a una coppa da champagne, ma con una caratteristica forma curva.
  • Hurricane. Bicchiere in vetro a forma di campanula, con stelo corto. Ideale per drink alla frutta e tropicali.

Ingredienti

A seconda del cocktail che vogliamo preparare sono necessari degli ingredienti non sempre presenti in tutti i bar. Alcuni di questi sono indispensabili per creare il cocktail, mentre altri sono di tipo decorativo. Oltre alla frutta infatti, sono necessarie le erbe aromatizzate (come la menta), spezie (chiodi di garofano, anice, cannella e ginepro).

Ci sono da mettere in conto anche tutta una serie di liquori, succhi di frutta e bibite che non possono mancare tra le scorte di un bar che serve dei cocktail.

Quali cocktail servire?

Come sappiamo esistono diverse tipologie di cocktail, ognuna delle quali richiede una procedura più o meno laboriosa e ingredienti differenti. Naturalmente, non è necessario proporre tutti i cocktail esistenti al mondo, basta inserire in menu i più tradizionali e magari qualche combinazione originale che vi differenzierà dalla concorrenza. I cocktail della casa possono essere battezzati dal locale che li offre o dal professionista che li ha creati.

Conclusioni

Per fidelizzare i clienti e rendere unica l’esperienza all’interno del vostro bar potete proporre una carta dei cocktail ai vostri clienti. Offrire una varietà di drink è fondamentale per completare il menu e, quindi, acquisire una clientela stabile. Dopotutto, i cocktail e le bevande sono ottime opzioni per gli incontri con gli amici.

Ma affinché il servizio sia all’altezza delle aspettative dei clienti è bene farsi trovare pronti. Il primo passo è quello di avere uno staff in grado di preparare in modo professionale alcuni cocktail specifici. In secondo luogo, dobbiamo disporre di tutti gli utensili per la preparazione e per il servizio al cliente. Infine, è bene avere sempre a disposizione tutti gli ingredienti necessari per la preparazione dei singoli cocktail.

Tenendo a mente queste semplici regole potrai rendere il tuo locale molto più interessante e attirare più pubblico.

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